Assai raro per questo tempo è trovare ancora un ‘artista che riesce ad impreziosire la tela, plasmandola e facendola così divenire cosa unica.
Questo raro e magnificente risultato avviene per la mano di Maurizio Piovan.
Una cromia che domina, scorre,scaturisce e crea quasi un’interna matrice che sembra autogenerasi talmente è perfetta,matura .
Un insieme di rimandi, di intrecchi tra i vari pigmenti
che si plasmano a vicenda e che sembrano persino costituire planimetrie abitative come si veda nel dipinto”Un punto di incontro”. Ed in una sublime opera come “Attraverso tutto quel che c’è” si rammenta persino un Paul Gaugin del periodo bretone ad esempio “il cristo giallo”.
Ma l’arte di Maurizio Piovan è come se fosse un’opera lirica, struggente nel suo divenire.
Il tocco di questo artista ha stupendi riverberi come tanti e delicati tasselli di liricità che richiamano di volta in volta passaggi alla Morlotti,Afro, Burri, ma in essi riescono solo a rammentare,quel fragore, dell’essere grandi artisti……………
VALERIA S.LOMBARDI
Dott.ssa in storia dell’arte contemporanea
laureata c/o Università Statale di Milano