Critica … “Euritmia”

“Nei molti anni che Piovan ha trascorso a contatto con le tele e con i colori, sono passati sotto i suoi occhi innumerevoli ricordi e pensieri, memorie che ha condensato in geometrie di colore, in composizioni ritmiche le cui pennellate attraversano la tela come una partitura musicale.

Maurizio Piovan dipinge per entare in contatto con se stesso e per liberare la propria energia, comunicando all’esterno tutta la forza che è racchiusa nella propria anima. Questo suo modo di essere ha consolidato negli anni la propensione verso il linguaggio astratto, che si è espresso mediante opere polimateriche il cui valore estetico risiede essenzialmente nel colore e nella sua suggestione musicale. Il lento digradare dei toni all’interno di una ricerca armonica, così come il suo opposto, cioè l’accostamento netto di cromie a contrasto, determina un senso di vitalità e movimento nell’opera, che difficilmente resta all’interno dei suoi stessi confini fisici per evadere “oltre” e suscitare la percezione di uno spazio infinito. Questo il motivo per cui l’artista preferisce le tele di grande formato. La sua ricerca nasce dallo scambio con la natura, trasfigurata, o meglio rastremata, fino a diventare puro spirito, essenza cromatica. Il desiderio di uscire fuori dai confini, di evadere dalla forma naturale si esprime nel libero addensarsi o rarefarsi del colore sulla tela, e nella sua capacità di custodire memorie e valori. Tracce appena percettibili attraversano la forte densità cromatica e ci lasciano “vedere” attraverso la memoria: ogni opera di Piovan chiede di essere guardata da lontano e di essere osservata da vicino, come se solo allo sguardo più attento fosse concesso di intuire il mistero che si cela sotto il manto di colore. Le emozioni, le parole, i pensieri prendono una veste e un corpo, si impongono decise nella forza espressiva dei rossi e dei verdi, si fanno invece suadenti e liriche nelle tonalità sfumate dei grigi e dell’arancio.

Nel suo essere un libero ricercatore Piovan si confronta di continuo con la sperimentazione dei vari linguaggi artistici. Una nota particolare meritano le pittosculture che ha recentemente realizzato, allo scopo di dare una tridimensionalità alla sua ricerca pittorica. Profondità e luce, che nei suoi quadri sono presenti attraverso il colore, nei totem e nelle pittosculture diventano complementari e derivano dalla conquista dello spazio e dal loro porsi a 360 gradi a contatto con l’ambiente.

Non ci può essere arte senza vita. La vita che c’è nel colore di Maurizio Piovan ci lascia sentire, come una brezza marina, la forza lieve e inebrante dello spirito che determina l’essenza dell’arte, il suo bisogno di unire e di comunicare insieme. Una ricerca, questa, che esprime il desiderio di raggiungere l’”Euritmia”, l’armonia che scioglie ogni contraddizione e solleva la realtà ad una dimensione superiore.”

Lucia Majer